Come sono classificate le frese e come usare frese per il legno

La classificazione delle frese

Le frese sono degli elementi utili al fine di lavorare il legno, e possono essere suddivide per tipologie e forme. Ognuna di queste infatti ha delle caratteristiche specifiche, le quali vengono riconosciute al fine di capire quale sia più appropriata per un lavoro specifico su un determinato materiale. Ad esempio, sono presenti delle frese a candela volte a effettuare scalanature oppure fresare tasche, e altre adeguate per spianare il legno o effettuare scanalature laterali.
Le fresatrici sono inoltre molto versatili ed è possibile classificarle nelle seguenti: orizzontali, verticali, CNC, universali.

Fresatrici verticali e orizzontali

Le fresatrici verticali consistono in degli utensili da utilizzare manualmente, le quali sono composte da un mandrino verticale. Sono costituite esclusivamente da 3 assi, di cui la testa ha un movimento verticale e il moto della tavola ne effettua altri due sul piano. Se la fresatrice ha una dimensione normale il movimento verticale viene effettuato dalla tavola portapezzo, mentre se ha grandi dimensioni dalla testa.
Tale macchina è inoltre caratterizzata da un montante verticale, dove alla base vi è un basamento inferiore. La testa è situata sopra il montante e si può inclinare.
La fresatrice orizzontale risulta molto simile alla struttura di quella verticale, ma a differenza sua il mandrino e la sua asse sono orizzontali. Nello specifico, il mandrino è collegato, grazie alla presenta di un accoppiamento conico, all’albero portafrese.
Quest’ultimo evita una flessione eccessiva nel corso della fresatura grazie alla presenza dello slittone superiore, che ha il compito di sostenerlo. La tavola portapezzo invece ha la funzionalità di movimento in tre differenti direzioni, così da incrementare l’asportazione del truciolo.

Fresatrice universale e fresatrice CNC

La fresatrice universale risulta molto simile a quella orizzontale, fatta eccezione per dei dettagli. Ad esempio, si può inclinare a piacere la tavola portapezzo grazie alla presenza della piattaforma girevole. Inoltre, la fresatrice in questione utilizza un divisore sincronizzato che consente di effettuare delle fresature dalle forme particolari, come quelle elicoidali.
Il poter inclinare la tavola è un ottimo vantaggio a seconda dei lavori che devono essere svolti: è infatti possibile, anche grazie alla presenza di vari accessori, effettuare delle fresature alquanto complesse, che non potrebbero essere effettuate con dei modelli standard. La tipologia di fresatrice in questione è caratterizzata da un’asse orizzontale, ma è possibile a propria discrezione montare delle teste verticali, così da poterle inclinare e orientarle a seconda delle proprie esigenze.
Infine, la fresatrice CNC o nota anche come fresatrice a controllo numerico presenta un importante differenza rispetto alle altre tipologie: è automatica. Questi strumenti sono solitamente caratterizzati dall’asse verticale e fungono grazie alla presenza di controlli numerici.
Gli assi presenti possono infatti funzionare grazie ai brushless, noti anche come motori passo-passo, i quali possono regolarle con elevata precisione. Le fresatrici CNC sono conosciute nei settori industriali in quanto consentono automaticamente di effettuare i medesimi lavori con la stessa precisione su grandi lotti di materiale, evitando quindi che possano variare misure e dettagli, come al contrario potrebbe accadere con un operatore umano e con fresatrici manuali. L’operatore umano può controllare la fresatrice CNC grazie a un apposito pannello di controllo, dove può anche programmarla. Per qualsiasi emergenza, è anche possibile attivare dei microinterruttori presenti sui pannelli: se questi sono aperti, la fresatrice CNC non può attivarsi.

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