Cosa è e a cosa serve il rotore per motore elettrico?

Il concetto di “rotore” nell’ambito dell’ingegneria meccanica ed elettrica si riferisce all’elemento mobile o all’indotto presenti nei motori a corrente alternata, costituendo l’elemento rotante fondamentale in una vasta gamma di macchine in movimento, quali motori elettrici e turbine. Il rotore rappresenta un componente essenziale di tali dispositivi, contrapponendosi al concetto di statore, e la sua presenza e funzionalità risultano cruciale per il corretto funzionamento e la generazione di energia in questi sistemi.

Il concetto di rotore assume diverse configurazioni e tipologie a seconda del motore elettrico considerato. Un aspetto significativo riguarda la rappresentazione grafica della relazione tra la coppia motrice generata e la velocità angolare del motore stesso. Questo grafico, noto come caratteristica meccanica, traccia in un sistema di coordinate cartesiane l’andamento della coppia in relazione alla variazione della velocità angolare del rotore.

Nel contesto dei motori a corrente alternata, il rotore rappresenta un elemento centrale e può presentare molteplici variazioni e design, ciascuno con caratteristiche specifiche. La diversificazione dei rotori in base alle peculiarità dei motori elettrici riveste un ruolo cruciale nella progettazione e nell’efficienza dei dispositivi, poiché influisce direttamente sulle prestazioni meccaniche e sull’adattabilità alle differenti esigenze di utilizzo.

Tipologie di rotore nel motore elettrico

Nei motori monofase, bifase e trifase si distingue a seconda del meccanismo di funzionamento in:

  • Rotore a gabbia di scoiattolo, usato per il motore asincrono e caratterizzato da gabbia resistente, singola gabbia di scoiattolo, a coppa o doppia gabbia di scoiattolo o ancora a barre profonde;
  • Rotore avvolto con collettore ad anelli coassiali, usato per regolare la resistenza dei circuiti rotorici nel motore asincrono;
  • Rotore a espansioni polari, usato per il motore asincrono e in cui le espansioni si ottengono in due modi: con magneti permanenti e con elettromagneti.

Diverso è il caso dei motori a corrente continua in cui l’indotto può essere:

  • A magneti permanenti, usato dal motore brushless e dal motore passo-passo;
  • Avvolto, usato da quasi tutti i motori in corrente continua e i motori universali;
  • Bobinato: in cui le bobine sono vincolate a un solo lato dell’albero motore e si riduce la resistenza meccanica del rotore.

Come è disposto il rotore?

La disposizione del rotore è in diversi modi:

Interno, questa è la disposizione più comune, in quanto permette una maggiore resistenza della macchina e migliore flessibilità d’utilizzo e sicurezza dell’operatore.

Esterno, questa configurazione viene usata per gli alternatori a uso motociclistico, in modo che il rotore funga da volano, mentre per gli altri mezzi di trasporto si rimane nella soluzione classica.

Assiale, questa configurazione è caratterizzata da rotore e statore di uguali dimensioni, posti l’un l’altro frontalmente, di modo che il rotore ruoti di fronte allo statore.

VMF: leader nella produzione di rotori per motori elettrici

VMF detiene una posizione predominante a livello globale nel settore della produzione dei due componenti fondamentali, ossia lo statore e il rotore, i quali costituiscono il fulcro primario nell’edificazione di qualsiasi motore o generatore elettrico. La società si distingue per l’eccellenza e l’esperienza nel fornire questi elementi cruciali che svolgono un ruolo essenziale nell’affermare la qualità, l’affidabilità e le prestazioni ottimali dei dispositivi elettrici in varie applicazioni industriali e commerciali. La competenza tecnica e l’attenzione alla precisione nella produzione di statore e rotore si traducono in soluzioni innovative e all’avanguardia, sostenendo la realizzazione di motori e generatori altamente efficienti e adatti alle diverse esigenze dei clienti nel panorama internazionale.

Questi semilavorati industriali primari sono utilizzati da tutti i produttori di macchine elettriche rotanti, in ogni loro campo di utilizzo per l’utente finale: automobili, treni, elettrodomestici, elettroutensili, pompe, ventilazione, gruppi frigoriferi e di condizionamento, motori per l’automazione domestica (domotica), motori industriali standardizzati e – nell’utilizzo come generatori – all’interno di turbine eoliche e di gruppi elettrogeni.

È utile ricordare che i componenti sopra enunciati, hanno un vastissimo utilizzo.  Statori e rotori sono richiesti dal settore automotive, da quello dei motori industriali, delle pompe per liquidi, della trazione per veicoli, la ventilazione, la refrigerazione, la domotica, gli elettroutensili e da qualsiasi altro settore industriale, anche molto particolare, che faccia uso di motori elettrici.

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