I consigli medici in merito all’epilazione definitiva con la luce pulsante

Epilazione definitiva con luce pulsante

Sentiamo spesso parlare di luce pulsata, ma le informazioni che possiamo trovare in merito a questo tipo di trattamento sono talmente tante e le più disparate che spesso si fatica a metterle in ordine e a capire realmente di cosa si tratta, come funziona e se si possono trarre veramente dei benefici.

La depilazione definitiva si riferisce all’eliminazione permanente dei peli superflui. Questo risultato è impensabile e irrealizzabile in quanto la dicitura “definitiva” ha solo una finalità commerciale, quella di convincere le persone a sottoporsi al trattamento di eliminazione dei peli.

Il mancato raggiungimento del risultato definitivo non dipende da un limite della tecnologia, ovvero dei macchinari normalmente utilizzati per eliminare i peli, ma è causato dai più fattori che influiscono sul ciclo pilifero.

Il professionista dell’epilazione con luce pulsata

Chi dovrebbe eseguire i trattamenti laser o con luce pulsata per l’eliminazione dei peli, il medico o l’estetista? La normativa non è molto chiara e proprio per questo motivo l’epilazione permanente viene eseguita da entrambi.

Questo trattamento può essere svolto sia dal medico sia dall’estetista abilitata da specifici corsi di formazione teorici e pratici, riconosciuti a livello nazionale, e non da semplici corsi, spesso finalizzati ad organizzare giornate aperte e dimostrative presso i centri estetici e ad utilizzare il dispositivo applicando in modo scorretto i protocolli senza un’adeguata spiegazione su come andrebbe usato correttamente il macchinario.

Ci si può sottoporre al trattamento in gravidanza e allattamento?

Durante il periodo della gravidanza una donna ha più voglia di prendersi cura di se stessa e di sentirsi femminile il più possibile. Spesso però ricorre a metodi standard come ceretta, rasoio, creme depilatorie e simili, ma questi danno un effetto solo momentaneo, dopo un lavoro di molte ore, spesso anche scomodo e doloroso.
Un sistema molto più veloce e meno stancante per queste donne potrebbe essere quello del laser, soluzione possibile da attuare anche durante la gravidanza.

L’epilazione è un trattamento molto sicuro perché non danneggia la pelle, non provoca irritazioni o infezioni, non strappa i peli, non porta follicolite, anzi in alcuni casi potrebbe portare alla guarigione da questo fastidioso problema.
Il trattamento della luce pulsata consiste nella distruzione del pelo alla radice, attaccando e bruciando direttamente il bulbo pilifero, dal quale il pelo nasce e cresce.
In alcuni casi la futura mamma, può riportare alcuni fastidi durante il trattamento. Infatti durante la gravidanza sono sconsigliate le depilazioni nelle zone delicate in quel periodo, come ad esempio la linea alba e le aree genitali.
La maggior parte delle volte questo trattamento è adatto ad ogni tipo di gravidanza, basta che sia compresa tra i tre e i sette mesi.

Bisogna inoltre sapere che la crescita anomala dei peli e in zone solitamente glabre, sono dovute ai cambiamenti fisici subiti in gravidanza e al cambiamento ormonale. Per questo motivo si consiglia di iniziare un trattamento di depilazione dopo il parto proprio per aspettare che il fisico si assesti ai cambiamenti e la crescita dei peli si attenui.
Chiunque voglia iniziare un trattamento di depilazione deve prima rivolgersi ad un medico per poter avere più consigli e pareri in merito alla soluzione migliore per il proprio caso, rivolgendosi ad esempio per un consulto presso un endocrinologo o un dermatologo.

Il trattamento di depilazione è possibile durante l’allattamento solo se la donna in questione ha avuto nuovamente un ciclo regolare e quindi almeno tre volte di seguito. La presenza di un ciclo regolare sta a significare che alcuni valori molto importanti si sono abbassati, come ad esempio quello della prolattina, che quando ha valori molto alti altera il sistema pilifero, quindi c’è un aumento della produzione di pelo. Con l’abbassamento di questo valore la produzione di peli si stabilizza e si può procedere con il trattamento senza alcuna conseguenza negativa.

In quale periodo è meglio farla?

Le persone che hanno deciso di iniziare un trattamento di depilazione definitiva devono stare molto attente al periodo giusto in cui farlo, in quanto questo potrebbe compromettere la buona riuscita del trattamento.

La depilazione permanente funziona meglio sulla pelle molto chiara e non ancora abbronzata, quindi il periodo indicato per il trattamento non è quello estivo, in cui ci si abbronza facilmente ma il periodo invernale in cui il corpo ha prodotto meno melanina e i peli sono più scuri.
La depilazione permanente utilizza la tecnica della luce pulsata che agisce direttamente sul pelo che in seguito viene surriscaldato, indebolendo così il bulbo pilifero. La luce pulsata riconosce il pelo da colpire in base al suo colore scuro conferitogli dalla melanina, questo diventerà il bersaglio del trattamento che riconoscerà il pelo scuro in contrasto con la pelle chiara e questo le permetterà di eseguire correttamente il lavoro di indebolimento del pelo.

Controindicazioni della depilazione definitiva

Per ottenere una buona depilazione permanente è necessario avere un notevole contrasto tra il colore della carnagione il colore del pelo, per questo motivo non è consigliata per chi ha uno scarso contrasto tra carnagione e peluria. Un trattamento di questo tipo su soggetto che ha poco contrasto (persona con carnagione scura e peli scuri o carnagione scura e pelo chiaro) potrebbe causare una depigmentazione cutanea, rendendo il trattamento poco efficace.

Prima di sottoporsi al trattamento è sempre consigliato un colloquio con il medico, soprattutto in caso di presenza di nei particolari o disfunzioni ormonali per non creare ulteriori problematiche e per evitare le zone in presenza di nei di tipo melanocitari. Inoltre, è importante sottolineare il fatto che questo tipo di trattamento depilatorio permanente è fortemente sconsigliato a chi si sta sottoponendo a terapie antibiotiche, terapie corticosteroidei, o per chi sta assumendo farmaci di tipo immunosoppressori.

Procedendo comunque con il trattamento depilatorio si potrebbe andare incontro all’insorgenza di macchie cutanee oppure si potrebbe avere un effetto non desiderato dal trattamento, cioè una depilazione momentanea invece che permanente. Di norma, bisognerebbe attendere almeno 15 giorni dalla fine della cura antibiotica prima di poter riprendere il trattamento.

Tra gli effetti indesiderati dovuti al trattamento della depilazione potrebbe insorgere un leggero eritema che potrebbe scomparire però nel giro di pochi giorni. Questo può succedere a causa di un trattamento poco professionale o un laser utilizzato troppo potente.

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