Opportunità di lavoro come gommista: cosa c’è da sapere

Chi sogna di lavorare all’interno di un’autofficina come gommista o di aprirne una di proprietà, deve sapere che le cose sono cambiate rispetto al passato. Se le generazioni passate potevano permettersi un po’ di praticantato e iniziare ad operare, ora le leggi parlano chiaro: è necessario conseguire diplomi specifici.

 E dalla legge del 1992 che ci ha accompagnato fino ad ora le cose sono destinate a cambiare nuovamente: da gennaio 2024 ci sono alcune richieste di ottenimento diplomi che riguardano tutti gli operatori del settore. Meccanici, gommisti, carrozzieri ed elettrauto dovranno seguire dei corsi di formazione ad hoc per continuare ad operare in modo idoneo.

Se la riforma è stata accolta con non poche riserve da parte di chi già lavora in questo campo, le cose sono andate leggermente meglio nel tempo comprendendo anche le possibilità di guadagno: la propria officina, ottenendo un documento abilitante per altre specialistiche, potrà massimizzare i guadagni e fidelizzare i propri consumatori. Plus? Si può sfruttare la modalità di studio e-learning, per esempio ottenendo un diploma di elettrotecnica per gommisti online

Quali sono le prospettive di guadagno di un gommista in Italia

Mentre in Governo si discute della possibilità di inserire un salario minimo, possiamo dire che il mondo dei motori risulta leggermente sopra la media nazionale per tariffe orarie. Per i dipendenti nel campo sembrerebbe che il pagamento corrisponda a 10,30 euro all’ora con una media nazionale annua di 20.000 euro per i dipendenti. I guadagni tendono a salire per chi decide di aprire un’attività e investire su se stesso come un libero professionista.

Si tratta di un ottimo momento per puntare su questo settore, basti pensare che proprio dal 2024 saranno previste nuove norme europee che riguardano le gomme. Ad occuparsi dell’usura dei battistrada ci penserà la normativa 117 che sposterà il limite minimo di uno pneumatico da 1,6 mm a 2 mm richiedendo quindi una maggiore attenzione da parte dei consumatori e un aumento del lavoro da parte dei gommisti.

Di cosa si occupa un gommista: quali sono le attività che svolge

Il gommista è responsabile di ispezionare gli pneumatici dei veicoli per individuare eventuali danni, usura e problemi strutturali. Utilizzando strumenti specializzati, deve essere in grado di diagnosticare rapidamente lo stato generale delle gomme e consigliare i clienti su eventuali interventi necessari.

È esperto nel montaggio e smontaggio, nella sostituzione di quelli usati con quelli nuovi, l’installazione di pneumatici invernali o estivi in base alla stagione, nonché l’adattamento degli stessi alle specifiche del veicolo.

Un altro compito essenziale è il bilanciamento: la figura deve assicurarsi che il peso sia distribuito uniformemente sulle 4 ruote per evitare vibrazioni e migliorare la stabilità del veicolo, poi regolerà l’allineamento delle ruote per assicurarsi che siano parallele e perpendicolari al terreno.

Alcuni gestiscono anche l’inventario degli pneumatici, ordinandone di nuovi quando necessario e garantendo che ci sia una varietà di opzioni disponibili per soddisfare le esigenze dei clienti.  La sua competenza è fondamentale per garantire prestazioni ottimali e per prolungare la vita delle gomme, contribuendo così alla sicurezza stradale complessiva.

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