“Dentro i negozi”

“Dentro i negozi” è una tra le tante meravigliose raccolte fotografiche che è possibile ammirare all’interno del sito web www.fotorobit.it di “racconti fotografici”, come mi piace definirli e chi invito a visitare, di Roberto Pestarino fotografo per passione per sua stessa definizione.

“Dentro i negozi” raccoglie e racconta la vita notturna di manichini catturati dagli scatti di Roberto attraverso una tecnica sorprendete che gioca su luci ed ombre senza falsare ciò che l’occhio dell’artista vuole regalarci: vite vive di creature inanimate che solo l’abilità di Pestarino riesce a rianimare appunto risvegliandone e svelandocene l’anima nascosta, occultata dalla frenesia del nostro correre nel mondo.

Corrode il superfluo la tecnica semplice ma geniale del fotografo, che leviga ed elimina la superficie patinata delle vetrine illuminate e accattivanti di promesse di abiti o oggetti tanto lussuosi quanto superflui, per aggiungere e regalare un’anima a ciò che era puro orpello, freddo oggetto da utilizzare finalizzato ad uno scopo banalmente consumistico. Ed invece come per magia questi vuoti automi si riempiono di contenuti non più sterilmente “esterni” – gli abiti indossati – ma vivificati da storie che vogliono essere narrate ed ascoltate, animati da emozioni diverse e toccanti che ci vengono trasmesse in ogni fotografia. Ogni scatto infinite percezioni donate dal gioco di specchi sapientemente costruiti da Roberto attraverso sfumature che sono pennellate di chiaroscuri. Così ci ritroviamo a fissare le Spose ed a farci interrogare dai loro non- volti severi e tristi e non è una coincidenza io credo se scrivo queste parole proprio l’8 marzo, se quell’austerità imposta ed impostata mi stringe il cuore e mi fa pensare a tutte le donne oppresse e rinchiuse in una forma rigida, co-stretta e non scelta.

I manichini di Pestarino parlano pur non avendo labbra per farlo, ci fissano pur non avendo occhi e raccontano di vite dolenti di prigionieri imprigionati dietro vetrine, freddi simulacri di un’umanità corrotta. Ci giudicano senza proferire parola. Ci costringono a guardarci dentro. Hanno colli innaturalmente piegati indietro nella disperata ricerca di un cielo stellato oltre i vincoli imposti. Così come i manichini di De Chirico evocativi misteriosi privi di occhi orecchie e labbra rimandano ad una umanità disumanizzata allo stesso modo i manichini di Roberto Pestarino pur incapaci di vedere, udire e parlare, ci invitano ad indagare una realtà oltre la sua apparenza ci regalano una visione metafisica che trasporta oltre i limiti delle nostre percezioni sensoriali.

Le foto di Roberto sono opere d’arte interiore e cerebrale in un rimando evocativo sottile, immediato e continuo alle opere meravigliose di De Chirico. Sono un omaggio ed un’evocazione appunto senza mai essere fredda imitazione. Ecco quindi come degli apparentemente semplici manichini riescano ad assumere innumerevoli significati, legati a ciò che l’occhio del fotografo voleva cogliere e fissare in uno scatto ma al tempo stesso evocano temi universali. Sono paesaggi metafisici. Ci invitano ad esplorare creativi multiversi ad andare oltre questa limitante realtà.

Angela Iannarelli – insegnante, appassionata di ogni forma d’arte ed autrice di una raccolta di poesie dedicata all’universo femminile dal titolo “Saturnia” edita da Another Coffee Stories.

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