Infiammazione alla spalla: perché si verifica

Ogni giorno, le nostre articolazioni subiscono uno stress continuo in relazione al tipo di movimento che compiamo. Il loro compito è, infatti, quello di assicurare il movimento degli arti superiori e inferiori, mantenendo alto il livello di stabilità e sicurezza.

Per riuscirci, le articolazioni sono dotate di specifici “cuscinetti” il cui compito è quello di mantenere a contatto le ossa tra di loro, permettendo il movimento ed evitando che ci sia un attrito tra l’una sull’altra.

Un movimento brusco, un trauma o le malattie degenerativa cartilaginee possono provocare un’infiammazione. Nel caso specifico della spalla, possono verificarsi numerosi tipo di infiammazione, in quanto si tratta di un’articolazione molto complessa che deve sopportare un’ampia gamma di movimenti, a volte anche piuttosto impegnativi. Uno di queste patologie è la periartrite alla spalla.

Che cos’è la periartrite

Come si può leggere in questo approfondimento sulla periartrite, si tratta di una condizione infiammatoria che colpisce la borsa sinoviale che circonda un’articolazione. La borsa sinoviale è un sacchetto di tessuto che contiene un lubrificante liquido e aiuta l’articolazione a muoversi in modo scorrevole. Quando la borsa sinoviale si infiamma, può causare dolore, gonfiore, rigidità e limitazione dei movimenti articolari.

La periartrite può verificarsi in qualsiasi articolazione, ma è più comune nella spalla, nel gomito, nell’anca, nel ginocchio e nel tallone. Le cause possono essere numerose: spesso può essere il risultato di una lesione oppure di infezioni o, ancora, di patologie come l’osteoartrite e malattie sistemiche come lupus o artrite reumatoide.

Periartrite alla spalla: come riconoscerla

La periartrite alla spalla, comunemente conosciuta con il nome di “spalla dolorosa”, è una patologia cronica che interessa l’intera articolazione scapolo-omerale.

Nella maggior parte dei casi, l’infiammazione riguarda direttamente i tendini e i muscoli che collegano la scapola all’omero, che vengono sottoposti ad una pressione o a un carico eccessivo.

Quando parliamo di periartrite scapolo omerale, il sovraspinato è il tendine che viene colpito più frequentemente. Al contrario, è difficile imbattersi in casi di periartrite in cui il tendine più colpito sia il sottospinoso o il piccolo rotondo.

Per arrivare a riconoscere la periartrite alla spalla, è possibile affidarsi ai sintomi principali: dolore all’articolazione e rigidità. Quando l’articolazione è infiammata, anche i movimenti più semplici rischiano di diventare complessi e difficili da sopportare. Il dolore è un grande campanello d’allarme, soprattutto se persiste nel tempo.

Una diagnosi accurata può essere dichiarata solo da un medico, che avrà cura di visitare il paziente con la dovuta calma ed attenzione. Il consiglio è quello di rivolgersi ad un esperto il più velocemente possibile, evitando ritardi e rallentamenti.

Cause della periartrite alla spalla

Le cause dell’artrite tendinea possono essere diverse: stress sulle articolazioni, malattie infettive, malattie organiche come l’ipertensione arteriosa e l’obesità; effetti collaterali dell’uso prolungato di farmaci.

Non sempre è possibile stabilire una causa unica e sicura, soprattutto quando il dolore sopraggiunge all’improvviso e senza che sia verificato alcun trauma immediato. Tuttavia, è possibile stilare una lista delle cause più probabili:

  • Periodi di immobilità legati a un infortunio alla cuffia dei rotatori potrebbero portare al sopraggiungere della periartrite alla spalla (l’articolazione resta ferma troppo a lungo);
  • Lussazioni, slogature o precedenti infortuni come tendiniti e sinoviti;
  • Malattie metaboliche (es, diabete mellito) o patologie legate al malfunzionamento della tiroide;
  • Patologie di tipo reumatico come artrite reumatoide e osteoartrite;

La cosa più importante da fare, nel momento in cui il dolore inizia a manifestarsi, è cercare di ridurre l’infiammazione il più possibile. Il modo migliore per farlo è far riposare l’articolazione e applicare del ghiaccio. Se la situazione non migliora, è sempre meglio rivolgersi ad un medico.

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