Gallipoli, una meta tutta da scoprire

Quando si pensa al Salento, la mente corre a una molteplicità di aspetti, immagini evocative, intriganti seduzioni, le quali sembrano incantare il visitatore presentando lo spaccato di una terra antica nelle sue tipicità storico-artistiche, tradizionali, naturali, gastronomiche; vive nei tanti paesini della sua penisola così come nei borghi più grandi. Fra questi ultimi, un posto di rilievo è rappresentato dalla città bella, Kallipolis, per l’appunto, luminosa su di un’ampia insenatura dello Jonio.

Nel cuore storico della città

A sud-ovest del capoluogo di provincia, centro del Barocco, Gallipoli si protende nel mare con il suo porto commerciale, nodo cruciale dei traffici settecenteschi, e il brulicante porto dei pescatori (delle paranze). È questa la sua estremità ponentina, un isolotto collegato alla terraferma da un ponte seicentesco, dove si raccoglie l’abitato medioevale, all’ombra del castello angioino: questi, maniero poligonale, è in buona parte bagnato dal mare. Alle sue quattro torri originarie è aggiunta una postuma, Il Rivellino, oggi sede di diversi eventi culturali.

Vicina, la Fontana greca – o Ellenica perché considerata operadel III sec. a.c,in realtà rinascimentale –,presenta rilievi su ambo i prospetti, riproponenti miti greci attinenti a ninfe e fonti d’acqua.

L’architettura sacra

Non distante dalla fortificazione angioina, la Basilica Concattedrale di Sant’Agata, eretta nel Seicento, sulle spoglie di una chiesa medioevale,è stupefacente emblema del Barocco gallipolino; intessuta della maestria di artisti salentini e meridionali. La facciata, adorna delle statue di santi quali Santa Teresa d’Avila, Santa Marina, Sant’Agata e San Sebastiano, anticipa la ricchezza artistica dell’interno – su pianta a croce latina, a tre navate –, espressa in numerose tele riproducenti fatti dei testi sacri e vite dei Santi (come l’Adorazione dei Magi, il Martirio di Sant’Agata, La cacciata dei mercanti dal Tempio); esaltata nei riflessi e tonalità dei marmi degli altari.

Sempre nel nucleo medioevale dell’isolotto, ma sulla riviera occidentale, è sita un’altra interessante struttura cultuale, ossia la Chiesa di Santa Maria della Purità: opera seicentesca, appartenente alla corporazione degli scaricatori di porto, essa presenta una facciata candida, sulla quale s’evidenziano tre icone in maiolica, raffiguranti al centro la Madonna, San Giuseppe e San Francesco d’Assisi ai lati. Le tre figure sacre ritornano nel dipinto dell’altare, all’interno della chiesa a navata unica, fra altre immagini pie. 

All’esterno della costruzione religiosa, si stende l’omonima spiaggetta, Seno della Purità, lido ideale per le famiglie. Qui la leggenda volle il ritrovamento del seno della Santa Agata, sull’arenile.

Il patrimonio naturalistico

Oltre la linea d’acqua della spiaggetta, al largo, ma pur sempre vicina, si profila l’Isola di Sant’Andrea, piana e soggetta ai venti; “terra arida”, da antica denominazione messapica, da cui svetta il Faro, sui suoi 45 metri di altezza. L’area isolana, in realtà, è sito di particolare interesse naturalistico, e centro di nidificazione dell’avifauna. 

Essa è ricompresa nel parco regionale di Punta Pizzo,che s’estende a suddi Gallipoli, ben oltre le spiagge del lungomare, e Punta della Suina; sino al promontorio di Punta Pizzo – e relativa torre d’avvistamento. Straordinario habitatper specie animali e vegetali, caratterizzanti la macchia mediterranea, la riservainclude l’area paludosa Li Foggi.

Lidi cristallini tra antiche Torri, guardiane delle coste

Per quanto Gallipoli affascini per le sue bellezze storico-artistiche, di cui alcune qui presentate in un breve resoconto, è bene menzionare anche altre beltà, paesaggistiche: come le distese di acque terse e sabbia fine, che rispondono a nomi quali Rivabella, Lido Conchiglie – a nord della città –, Torre Sabea. Quest’ultima, come da denominazione,è presidiata da una torre, struttura di monitoraggio delle coste; elemento costante della politica difensiva della penisola salentina, in particolar modo dei secoli XV e XVI.

Un’altra torre, del resto, risponde più a sud, da Lido San Giovanni, sul lungomare di Gallipoli, ed altre si avvicendano approssimandosi a Punta Pizzo; oltre la rinomata, paradisiaca Baia Verde, peraltro nota per gli appuntamenti danzanti delle notti gallipoline.

Nelle vicinanze…

In ultimo, si ricorda come “la città bella” sia attorniata da centri di particolare interesse culturale e paesaggistico, come ad esempio l’area neretina (si menzionano il centro storico di Nardò, le marine e il complesso di Ville de Le Cenate), Galatone e Galatina.

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