La nuova mobilità: una guida pratica

Si chiama new mobility e per una volta, dietro il nome altisonante, si nasconde anche della sostanza.

Un progetto, di breve, medio e lungo termine, che potrà cambiare per sempre il mondo della mobilità elettrica anche in Italia, paese dove il segmento continua a faticare, nonostante i passi in avanti importanti che sono stati fatti a livello di di tecnologia delle auto e facilità di uso quotidiano delle stesse.

Un progetto che prevede anche lo sviluppo del consorzio EVA+, che oltre alle migliori cause automobilistiche d’Europa, vede coinvolta anche Enel, leader della distribuzione di energia elettrica in Italia.

Vediamo insieme come può evolversi questo mercato, anche grazie alla spinta, che riteniamo decisiva, dei migliori gruppi dell’auto.

Più colonnine di ricarica, per superare quota 10.000

Le colonnine di ricarica in Italia sono oggi oltre 8.000, dislocate principalmente in Lombardia, Lazio, Piemonte, Sicilia.

Una situazione idilliaca rispetto agli stenti del settore, almeno nei primi anni, ma che comunque non basta.

Il terrore di non trovare una stazione di ricarica è ancora diffuso, soprattutto tra chi vorrebbe avvicinarsi per la prima volta al mondo dell’elettrico.

Un terrore giustificato? No, anche se sicuramente il progetto EVA+ di installare, soltanto in Italia, almeno 180 nuove colonnine, contribuirà a dissiparlo.

Sforzi tecnologici importanti, per ibride al pari di benzina e diesel

Anche lo sforzo tecnologico profuso dalle case automobilistiche coinvolte nel progetto è importante.

Testimoniato da un ampliamento di gamma importante, che vede ad esempio marchi come Audi presentare oggi a listino ben tre vetture completamente elettriche.

Con l’unicum, la scommessa di proporre ad un mercato molto esigente addirittura un SUV completamente elettrico. Segno del fatto che i grandi marchi dell’auto puntano molto sull’elettrico.

Che non è più una scommessa, ma il futuro ineludibile di un mondo che non ci sta più ad inquinare in cambio di chilometri percorsi.

Si può davvero fare il passo definitivo? Le scelte tecnologiche dei migliori marchi dell’auto sembrerebbero testimoniare di sì.

E noi, dati alla mano, non ci sentiamo in dovere di contraddirli.

Oggi con l’elettrico si vive in città

Tutte le auto elettriche, anche quelle che offrono un’autonomia più ristretta, sono oggi più che adatte per viaggiare in città senza l’ossessione della ricarica.

I chilometri che hanno in dotazione sono infatti più che sufficienti per pensare di poter percorrere i tragitti quotidiani, per poi ricaricare nel posto auto di casa, di sera.

E anche per le lunghe percorrenze …

… ormai si può stare più che tranquilli. Perché da un lato le auto elettriche offrono sempre più chilometri di percorrenza e dall’altro invece si hanno colonnine di ricarica sempre più distribuite sul territorio nazionale.

Una combinazione di fattori che rende oggi le auto elettriche una possibilità anche per chi vive grossa parte della giornata sull’auto.

Con una situazione che per il futuro non potrà che andare a migliorare. Grazie all’impegno delle principali case automobilistiche, del quale abbiamo già ampiamente parlato nel corso di questo approfondimento.

Costa, ma non troppo, e si risparmia

In mottle sono spaventati dai costi dei modelli ibridi o completamente elettrici. Cosa che non possiamo negare: i costi sono mediamente più alti.

Ma andrebbero anche calcolati in relazione al risparmio che si può ottenere semplicemente a livello di consumo carburante.

Le auto elettriche oggi, dati alla mano, possono essere più convenienti anche sotto il profilo economico.

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