Passione gin: scegliere quello giusto e abbinarlo

Molto usato nel periodo del proibizionismo americano per mascherare il sapore dell’alcol nei drink, il gin è un distillato che già storicamente annovera popolarità in molti paesi. Dall’Olanda agli USA fino alla grande diffusione e al successo in Gran Bretagna.

Il gin si ottiene dalla macerazione di bacche di ginepro, con l’aggiunta di botaniche e spezie in alcol neutro. Durante la distillazione in alambicco l’alcol viene separato dalle erbe e dagli aromi.

Ci sono diverse tipologie di gin, il più noto è il London Dry con gusto pulito e secco. Molto usato nella preparazione del celebre Gin Tonic, il gin è ottimo anche da abbinare ad aperitivi e addirittura pasti esclusivi. Gli appassionati di questo speciale distillato lo sanno: abbinare un gin a determinate pietanze crea un’esperienza di gusto davvero piacevole.

Il primo passo è scegliere il gin giusto. Tra i London Dry un buon compromesso tra qualità e costo è il Tanqueray, un grande classico che nasce da quattro botaniche senza agrumi, con sapore secco, morbido e delicato, e un piacevole finale delicato.

Molto particolare è il gin sloe, che troviamo nella versione della distilleria svedese Hernö. Il Gin Sloe nasce dal distillato classico, l’Hernö London Dry Gin, con l’aggiunta di bacche di prugne biologiche e miele locale dopo la distillazione. È un gin dolce ed equilibrato.

Hanno fatto molta strada nel mercato mondiale anche i gin giapponesi, ottenuti da ricette esclusive e quasi sempre segrete. È il caso dell’Etsu Gin, con botaniche coltivate in Giappone, tra cui emerge lo yozu che conferisce al distillato un tipico aroma floreale persistente al palato. Arrivato anche in Italia, l’Etsu Gin è una vera specialità in forte ascesa nel panorama internazionale.

E poi c’è il Gin Mare, gin spagnolo dai caratteri mediterranei. Le botaniche da cui nasce sono le sue note distintive; vi sono il basilico italiano, il timo greco, il rosmarino turco, gli agrumi spagnoli. Ha un profumo sottile di rosmarino, olive nere e agrumi, un gusto pieno che esplode in ginepro e coriandolo fresco. Molto apprezzato nella preparazione del gin tonic.

Come abbinare i gin

Il momento più allettante per sorseggiare un gin, specie se è ingrediente di cocktail, è certamente quello dell’aperitivo. L’abbinamento con i finger food è abbastanza libero, l’importante è non esagerare con preparazioni troppo dolci o troppo piccanti.

Ma un gin può accompagnare bene anche i primi piatti di pesce e perfino quelli con ragù. Va bene poi con secondi di carne e con tartare. In generale i cibi che sposano meglio con il gin sono il salmone affumicato, pesci come crostacei, gamberetti, scampi, mozzarelle, formaggi ma anche salumi.

Ovviamente ogni scelta va ponderata in relazione al gin scelto.

E per gli amanti del gin tonic, attenzione anche all’acqua tonica. In commercio, infatti, ne esistono di diversi tipi, dalle più aromatizzate alle light per finire con quelle più raffinate.

Alcuni produttori hanno creato delle speciali confezioni a riguardo. Mazzetti d’Altavilla ad esempio propone la Gin & Tonic ForEver, con il London dry Gin Mazzetti e due tipologie di acqua tonica, la Naturally Light Tonic Water e la Mediterranean Tonic Water. È una buona alternativa per preparare due tipi di gin tonic a seconda della tonica usata: uno è più secco e dolce, l’altro è più aromatico con note fresche di agrumi e spezie mediterranee.

Nel mondo dei gin attualmente le possibilità di scelta sono tante. Alla passione in costante crescita per questo distillato, i produttori rispondono con proposte sempre più particolari per assecondare i gusti diversi. Filo conduttore è sempre l’amore per la qualità e il desiderio di un’esperienza di gusto non soltanto soddisfacente ma esclusiva.

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