Ponte dentale: cosa è e quando serve

Con l’avanzamento dell’età, può essere via via più frequente che qualche dente venga a mancare. La caduta di un dente favorisce anche patologie parodontali, carie, lesioni e traumi ed è quindi importante sapere da subito quali possono essere i rimedi a queste situazioni.

Il ponte dentale rappresenta una soluzione efficace e rapida all’edentulia, ossia la condizione secondo cui un paziente perde parzialmente o totalmente i propri denti. In questo articolo, critto insieme al Dottor Andrea Gola che svolge la sua attività come dentista a Pavia, analizzeremo che cos’è, quando è necessario e quali sono le differenze tra un ponte denti e un impianto denti.

Ponte dentale: cosa è

Il ponte dentale è un restauro protesico fisso che consente di riempire lo spazio vuoto e sostituire uno o più denti mancanti. Il ponte è formato da tre elementi: una corona centrale, formata da uno o più denti, e due corone pilastri (mediale e distale).

La struttura interna è fatta di metallo, mentre il rivestimento esterno delle corone è solitamente di resina o ceramica, per rendere al meglio il colore naturale della dentatura. La ceramica è infatti un materiale biocompatibile che risponde alla richiesta di resistenza e compatibilità con i denti sani. I pilastri, così come ci fa intuire il loro nome, hanno una funzione di sostegno e possono essere fissati ai due denti vicini a quello mancante, oppure a un impianto dentale.

La condizione fondamentale per installare un ponte denti è che i denti naturali circostanti siano sani. In tal modo sarà possibile fresarli e inserire le capsule necessarie a fissare il ponte. Se questa condizione non è rispettata, è possibile utilizzare un ponte dentale fissandolo a delle radici artificiali in titanio, quelle dell’impianto. Esistono diverse tipologie di ponti dentali. Le più diffuse sono:

  • Tradizionale.
  • Con un solo appoggio (una sola corona di supporto).
  • Su impianti dentali.

Ponte denti: quando serve

Il ponte dentale rappresenta una soluzione efficace a diversi problemi che possono essere causati dalla mancanza di uno o più denti. Il cosiddetto gap che si forma può essere causato da carie, infiammazioni, fattori esterni come ad esempio cadute o da fattori congeniti. Qualunque sia la natura del problema, il ponte dentale si propone di risolvere problemi di masticazione, occlusione e il dolore che può scaturire dalla pressione irregolare su denti e/o mascella. Inoltre, il ponte risolve anche un problema legato all’estetica dell’arcata dentale impedendo agli altri denti di spostarsi stortandosi.

Per applicare un ponte dentale è necessario seguire alcuni passaggi:

  • Preparazione dell’area interessata e dei denti di supporto (monconizzare i denti).
  • Raccolta di impronte dentali.
  • Posizionamento dei provvisori per proteggere le aree esposte.
  • Realizzazione ponte dentale.
  • Installazione ponte denti.

Ponte dentale o impianto?

Che differenza c’è tra ponte dentale e impianto? È necessario sottolineare che in entrambi i casi si tratta di restauri, ma le condizioni preliminari e le opzioni offerte sono differenti.

Il ponte dentale fisso è saldamente ancorato alla dentatura e non richiede perciò un intervento chirurgico. È inoltre in grado di fornire una soluzione ottimale e rapida al problema dell’edentulie a un prezzo ridotto rispetto a un impianto. La sua durata varia dai sette ai quindici anni. Per mantenere il ponte in condizioni ottimali è necessario porre particolare attenzione alla pulizia dei denti e ricorrere a controlli periodici dal proprio dentista, nonché seguire una dieta equilibrata.

L’impianto è una protesi fissa che non influisce sull’integrità dei denti circostanti, ma che prevede un’operazione chirurgica più invasiva. Per sopperire infatti alla mancanza della radice viene inserita nell’osso del parodonto una fixture in titanio. Inoltre, rappresenta una soluzione più vantaggiosa soprattutto nel lungo periodo e nella possibilità di riabilitare un’edentulia parziale o totale. I costi e i tempi di installazione sono tuttavia maggiori rispetto al ponte.

Una novità nella tecnica di implantare è l’implantologia a carico immediato. Questa consentirebbe di implantare insieme impianto e protesi fissa provvisoria, riducendo i tempi canonici. Ad ogni modo, per decidere quale soluzione si può adattare meglio al paziente è sempre bene rivolgersi a un professionista del settore che in una visita specializzata è in grado di valutare singolarmente ogni paziente.

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