La nuova era della telemedicina mobile

La dermatologia è forse la specialità più visiva della medicina, rendendola ideale per moderne tecniche di telemedicina, come è stato dimostrato in una serie di studi recenti, da parte dei dermatologi del gruppo GISED di Bergamo che hanno indagato la fattibilità e l’affidabilità della teledermatologia.

 Generalmente ha dimostrato alti livelli di concordanza nella diagnosi e nei piani di gestione rispetto alle consultazioni di persona. La teledermatologia è stata utilizzata anche per vari scopi, tra cui triage, servizi di diagnosi e servizi di seconda opinione per i medici di base, aiutando le cliniche di piccole comunità gestite da infermieri e medici generalisti.

Dopo il consulto il paziente è stato rinviato alle cure primarie, altre volte le immagini e la storia clinica sono state inviate ai servizi di dermatologia di secondo livello per una seconda opinione. Inoltre, negli ultimi anni sono cresciuti nuovi campi della teledermatologia.

La teledermatoscopia mobile

La teledermoscopia è un’area promettente per lo screening del melanoma e per la diagnosi e gestione delle lesioni cutanee pigmentate equivoche. La fattibilità della teledermatologia mobile e la più recente teledermoscopia mobile di recente hanno dimostrato che queste nuove tecnologie hanno il potenziale per diventare uno strumento facilmente applicabile a tutti e che può aprire la porta ad un nuovo sistema di triage flessibile per la rilevazione dei tumori cutanei in generale e del melanoma in particolare.

Teledermatopatologia

La teledermatopatologia ha consentito di sviluppare un sistema di analisi virtuale dei vetrini istopatologici evitando i limiti imposti dalla microfotografia convenzionale.

Questa  può comportare la trasmissione in tempo reale di immagini da luoghi distanti a consulenti patologi mediante la manipolazione remota di un microscopio robotico. In alternativa, l’opzione è quella di trasmettere immagini microscopiche, precedentemente acquisite, da parte di un medico referente. La recente introduzione dei sistemi di vetrini virtuali (VSS) prevede la digitalizzazione di intere diapositive ad alta risoluzione consentendo così all’utente di visualizzare qualsiasi parte del campione a qualsiasi ingrandimento. In termini di accesso client, questi VSS possono essere archiviati su un server di vetrini virtuale, reso disponibile sul Web per la consultazione remota da parte dei patologi tramite una rete di client di vetrini virtuale integrato.

Nonostante la teledermatopatologia store-and-forward sia l’approccio più frequentemente utilizzato e meno costoso, il VSS rappresenta il futuro in questa disciplina. I recenti studi pilota suggeriscono che l’uso di consulenti esperti a distanza in dermatopatologia diagnostica può essere integrato nella routine quotidiana, nel teleconsulto e nel teleteaching.

Come spiegano gli esperti di dcderma.com, le consultazioni online in dermatologia clinica, oncodermatologia e dermatopatologia sono uno strumento piuttosto nuovo che si è reso disponibile negli ultimi anni offrendo molte possibilità oltre l’applicazione clinica, tra cui la formazione medica continua, lo sviluppo di atlanti e database online e inoltre apps specifiche per la teledermatologia.

La nuova tecnologia consente diagnosi rapide e riproducibili, ma nonostante la sua maneggevolezza, la VSS non è completamente realizzabile per la teledermatopatologia delle malattie infiammatorie della pelle in quanto i risultati sembrano essere influenzati dalla disponibilità di dati clinici completi.

Risultati diagnostici migliori seguiranno senza dubbio dall’ulteriore sviluppo del VSS, del processore dei vetrini e, naturalmente, dalla formazione sull’uso del microscopio virtuale. Senza dubbio, poiché la tecnologia diventerà ancora più sofisticata in futuro, il VSS supererà gli attuali problemi e troverà il suo giusto posto in tutti gli aspetti della pratica teledermatopatologica quotidiana.

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