La tecnica del link building e il posizionamento di un sito

In cosa consiste una campagna link building

La tecnica del link building non è una novità ed è sempre stata utilizzata anche diversi anni addietro con il fine specifico di migliorare il posizionamento di un sito nei motori di ricerca presenti in rete. Una campagna link building consiste in una serie di operazioni abbastanza semplici che permettono a una pagina specifica di essere raggiungibile attraverso altre pagine presenti su diversi siti, un sistema che potrebbe aumentare la visibilità di una promozione o di un argomento che può essere oggetto di ricerca di un utente.
Tuttavia, se in precedenza era sufficiente scandagliare la rete in ricerca del maggior numero possibile di directories a fini promozionali, attualmente i motori di ricerca sono stati ottimizzati per rifiutare collegamenti viziosi, non pertinenti con la query di ricerca e utilizzati appositamente solo per aumentare la visibilità di una pagina indipendentemente dai contenuti.
A tal proposito, vediamo come fare una campagna di link building in modo corretto, nel pieno rispetto delle nuove regole e senza rinunciare all’efficacia di un progetto.

Le regole per fare link building

I maggiori esperti di internet sanno che più una pagina è linkata, maggiore è la sua visibilità all’interno della rete; pertanto una campagna link building potrebbe essere efficace con i metodi tradizionali, senza badare a troppi dettagli. Il problema più grande che hanno la totalità dei webmasters risiede nelle penalizzazioni che i motori di ricerca come Google hanno la facoltà di infliggere ai siti che non rispettano le regole, vere e proprie retrocessioni nel ranking che fanno l’effetto opposto rispetto agli obiettivi di visibilità prefissati.
A tal proposito è doveroso soffermarsi sull’importanza dei contenuti, che devono essere sempre di qualità in base ai seguenti parametri:

pertinenza: è vietato linkare pagine che rimandano a contenuti completamente differenti dalla query di ricerca;

  • fine: lo scopo di un sito può essere la commercializzazione di un prodotto, ma solo se esplicitamente indicato; in pratica è vietato ogni tentativo di “circonvenzione” nei confronti degli internauti;
  • numero: i link possono essere tanti, ma è consigliabile non essere eccessivi e superare determinati limiti che rimandano chiaramente a tentativi espliciti di soverchiare in modo impari altri link;
  • rinnovo: la pagina linkata dovrebbe essere sempre qualcosa di nuovo; le pagine troppo datate o che contengono argomenti già letti o “superati” vengono considerate dai motori di ricerca meno importanti. In tal senso ricordiamo che ogni utente utilizza spesso internet in cerca di novità.

Vediamo a livello pratico come fare link building una volta che si è in possesso di pagine o argomenti che possono meritare un buon posizionamento sui motori di ricerca.

L’arte del link building

Si può affermare che la generazione di una buona campagna link building sia una vera forma d’arte, in quanto oltre all’indubbia serietà di ogni webmaster nel presentare contenuti validi e meritevoli di attenzione, è necessaria anche una certa abilità per convincere i motori di ricerca, al servizio di cui non vi è mai alcun controllo “umano” se non in rarissimi casi, nello scegliere un link e un sito piuttosto che un altro.
Dal punto di vista pratico, coloro che conoscono l’informatica non hanno nessun problema a costruire un link e a renderlo efficace secondo le proprie esigenze, sempre nel rispetto dei requisiti descritti; tuttavia, chiunque può promuovere il proprio sito sfruttando altre risorse, di cui l’esempio più banale sono i social network, oramai veri e propri trampolini di lancio per qualsiasi iniziativa.
La risposta alla domanda sul come fare link building è dunque di facile risoluzione; anche l’utilizzo delle più tradizionali directories è sempre un’ottima iniziativa, a patto che tali browser siano di qualità al pari del sito. Una buona directory cataloga i portali ospitati in base a specifiche categorie e li indicizza sempre in relazione ai contenuti; in tal senso, rimane un compito dei webmasters, anche attraverso strumenti come Google Adwords, verificare quali sono i link più efficaci e la bontà dei relativi backlinks che provengono da tali portali.

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