Primo soccorso nei luoghi di lavoro: Cosa c’è da sapere?

La normativa attribuisce al primo soccorso un aspetto cruciale all’interno del sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per questo motivo obbliga il datore di lavoro ad organizzare l’azienda per far fronte a qualsiasi emergenza. In questo caso è tenuto a formare i suoi dipendenti, a nominare gli addetti al primo soccorso e a organizzare il piano di emergenza.

Cosa fa l’addetto di primo soccorso

L’addetto al primo soccorso è una delle figure con il dovere di contribuire alla sicurezza all’interno del luogo di lavoro. Ha il compito di gestire le emergenze compiendo le azioni necessarie a preservare la vita del lavoratore. Per questo motivo deve possedere conoscenze generali in ambito di primo soccorso.

Deve essere in grado di: riconoscere un’emergenza sanitaria; riconoscere e prevenire pericoli evidenti, riconoscere e prevenire probabili post-trauma, sapersi accertare le condizioni psico-fisiche del lavoratore che ha subito un infortunio o un malore, attuare gli interventi di primo soccorso, conoscere i rischi specifici dell’attività svolta, conoscere patologie relative al luogo di lavoro conoscere le modalità di allerta del sistema di soccorso.

Viene nominato dal datore di lavoro, ai sensi dell’articolo 18 del Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro, tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell’azienda e dell’unità produttiva.

La formazione dell’addetto di primo soccorso

Per l’addetto al primo soccorso deve obbligatoriamente partecipare ad un corso di formazione che dovrà svolgere durante l’orario lavorativo e a carico del datore di lavoro.

La durata del percorso di formazione è variabile: si va dalle sedici ore per le aziende del gruppo A alle dodici ore per quelle appartenenti ai gruppi B e C.

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La cassetta di primo soccorso: cosa contiene?

Uno degli aspetti affrontati in materia di sicurezza sul lavoro e primo soccorso è il kit di medicazione.

In caso di incidente o malore all’interno di un’azienda, le normative vigenti prevedono la presenza di una cassetta contenente un pacchetto di medicazione e stabiliscono le linee guida da seguire per il suo corretto utilizzo da parte di un addetto competente.

La cassetta di primo soccorso deve essere posizionata in un luogo facilmente accessibile e individuabile.

In base al tipo di azienda, il DM 388/03, stabilisce che nelle aziende dei gruppi A e B la cassetta deve contenere: cinque paia di guanti sterili monouso; una visiera paraschizzi; un flacone di soluzione cutanea, tre flaconi di soluzione fisiologica, dieci compresse di garza sterile 10×10, due compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole; due teli sterili monouso; due pinzette da medicazione sterili monouso; una confezione di rete elastica di misura media; una confezione di cotone idrofilo; due confezioni di cerotti di varie misure pronti all’uso; due rotoli di cerotto, un paio di forbici; tre lacci emostatici; due confezioni di ghiaccio istantaneo; due sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari, un termometro, un apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.

Nelle aziende del gruppo C invece, il datore di lavoro deve garantire la presenza di un kit di primo soccorso contente i presidi medici indicati: due paia di guanti sterili monouso; un flacone di soluzione cutanea; un flacone di soluzione fisiologica, buste di compresse di garza sterile, una pinzetta da medicazione sterile e monouso; cotone idrofilo; cerotti di varie misure pronti all’uso; un rotolo di benda orlata, forbici; un laccio emostatico; una confezione di ghiaccio istantaneo; un sacchetto monouso per la raccolta di rifiuti sanitari; e le istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.

Approfondimenti:

Scopri cosa c’è nella cassetta di primo soccorso. Basta così poco per salvare una vita.

Fonte

https://www.praugest.it/

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