Se si è in procinto di eseguire un lavoro specifico di tornitura è necessario saper scegliere l’inserto idoneo al fine di ottenere un risultato ottimale.
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Inserti per torchio: come comprendere la nomenclatura
La produzione degli utensili per tornitura presenta dei prodotti standard che presentano sistemi di identificazione ANSI o ISI, riferendosi a delle direttive di livello internazionale.
La cosiddetta nomenclatura è costituita da una stringa di dieci numeri e lettere, ciascuna delle quali corrisponde ad un significato in base alla sua posizione, generalmente le cifre centrali vengono lette a coppia e si riferiscono al sistema ISO.
Le quattro cifre all’inizio consentono di dare una descrizione dell’inserto per tornio, mentre uno spazio separa la seconda parte del codice dove vengono indicate le misure del prodotto.
A questo seguono stringhe personalizzate dal relativo produttore e che si riferiscono alla qualità del metallo duro e alla geometria del rompi truciolo, infine le ultime due cifre indicano il grado del metallo duro.
Ecco di seguito un analisi più nel dettaglio.
Forme e utilizzi: 1ª lettera
Per ogni forma di inserto per torchio corrisponde una lettera, ecco quali:
• D e K: si riferiscono ai modelli più versatili, adatta per gli interventi di profilatura, semi-finitura e finitura
• V: indica quelli idonei per operazioni di tornitura longitudinale e di finitura; indicato nei casi di instabilità causata da vibrazioni
• T: usati per operazioni di semi-finitura e finitura e per la maggior parte degli altri interventi.
Uno dei vantaggi che presentano i modelli contraddistinti dalla lettera T e W consiste nella presenza di un numero maggiore di taglienti a confronto delle forme E e C
• E e C: molto similari, la C viene impiegata per per effettuare dei lavori versatili, inclusa la stacciatura.
È principalmente consigliata per interventi di semi-finitura e sgrossatura
• R: di forma rotonda vengono scelti per materiali più duri e operazioni di sgrossatura.
Inserti positivi e negativi: 2ª lettera
Gli inserti per torchio negativi presentano un porta utensile con inclinatura di sei gradi, mentre i positivi hanno un angolo di spoglia diverso da zero.
Il maggiore vantaggio dei modelli negativi è che possono essere adoperati su tutti i lati; molto più resistenti di quelli positivi vengono usati per sgrossatura e grosse asportazioni, mentre gli inserti per torchio positivi sono adatti per operazioni di finitura.
Classe di tolleranza dell’inserto per torchio: 3ª lettera
La più comune classe di tolleranza viene indicata con la lettera M, le altre due classi usate molto spesso sono G, riferita ad un controllo più dettagliato e la U meno rigorosa.
Tipologie di inserti e sottogruppi: 4ª lettera
I modelli più usati sono:
• Bilaterale con rompi-truciolo: per tagli poco gravosi e continui. Presenta la parte tagliente e il rompi truciolo su tutti i lati
• Monolaterale con rompi truciolo: per lavori gravosi, tagli fortemente interrotti e asportazioni di grande portata.
Presenta parte tagliente e rompi truciolo sono da un lato
• Privo di rompi truciolo: per lavorazioni particolarmente gravose, sfrutta i taglienti che si trovano su entrambi i lati dell’inserto.
Ognuno di questi inserti per torchio si divide in sottogruppi con la propria lettera.
Dimensione dell’inserto per torchio: 1ª 2ª e 3ª coppia di numeri
Le diverse dimensioni dipendono dalla forma che può essere:
• Rotonda: con una variabile geometria del tagliente in base alla profondità di taglio
• Equilatera: con taglienti di uguale lunghezza
• Non equilatera: con diverse lunghezze di taglienti.
La seconda coppia di cifre indica lo spessore dell’inserto, mentre la terza l’arrotondamento dell’angolo, il raggio di punta.
Geometria inserto: 4ª coppia
Questa può essere:
• Bidirezionale: l’inserto lavora da tutte le direzioni
• Sinistro: l’inserto lavora da sinistra verso destra
• Destro: l’inserto lavora da destra verso sinistra.
Rompi truciolo: tutte le informazioni nella 5ª coppia di numeri
A seconda del tipo di lavorazioni il rompi truciolo è caratterizzato dalle lettere R per la sgrossatura, F per la finitura e M per le lavorazioni medie.