Qual è la segnaletica verticale permanente?

Come da art. 39 cds i segnali permanenti verticali si suddividono nelle categorie di seguito elencate:

  • Segnali di pericolo
  • Segnali di prescrizione
  • Segnali di indicazione
  • Pannelli integrativi
  • Segnali complementari
  • Segnali temporanei e di cantiere

Ricordiamo che per segnaletica verticale permanente si intende l’insieme di quei cartelli che è possibile notare a margine delle strade, il cui compito è quello di segnalare agli utenti della strada eventuali pericoli o comportamenti da seguire per poter proseguire in sicurezza.

I segnali di pericolo

I segnali di pericolo si distinguono facilmente in quanto hanno una tipica forma triangolare con un vertice rivolto verso l’alto. Lo sfondo può essere bianco o giallo ed il bordo è di colore rosso. Di norma questo tipo di segnale è posto 150 metri prima dell’inizio del pericolo che esso segnala, in caso contrario la distanza è specificata all’interno di un pannello integrativo posto al di sotto di esso.

I segnali di prescrizione

I segnali di prescrizione indicano agli utenti della strada degli obblighi, divieti o limitazioni cui attenersi. In particolar modo si suddividono come segue:

  1. Segnali di precedenza
  2. Segnali di divieto
  3. Segnali di obbligo

I segnali di precedenza

I segnali di precedenza sono un tipo di segnali di prescrizione. È possibile distinguere facilmente i cartelli di precedenza perché sono prevalentemente di forma triangolare e presentano sfondo bianco associato al tipico bordo di colore rosso.

I cartelli che indicano la necessità di dare precedenza vengono posizionati su strade secondarie che non hanno il diritto di precedenza. Essi obbligano dunque a dare la precedenza ai veicoli che marciano sulla strada che si va ad incrociare, indifferentemente dal fatto che questi provengano da destra o da sinistra.

I segnali di obbligo

I segnali di obbligo indicano una direzione obbligatoria da seguire, che può essere destra, sinistra o proseguire dritto. Il significato di tali cartelli è dunque di immediata comprensione. Esistono poi i segnali di preavviso di direzione obbligatoria, i quali precedono il segnale di direzione obbligatoria e che possono presentare un pannello integrativo il quale indica la distanza esistente con il punto in cui vi è il cartello di obbligo.

I segnali di divieto

I segnali di divieto hanno forma circolare e presentano solitamente sfondo bianco e bordo rosso. Essi vietano agli utenti della strada ad esempio di transitare in una specifica strada o zona, così come vietano una particolare manovra o direzione di marcia. I segnali di divieto possono essere generici se si riferiscono a tutti i veicoli, oppure specifici se si riferiscono solo a specifiche categorie di utenti o veicoli.

Segnali di indicazione

I segnali di indicazione offrono agli utenti importanti informazioni inerenti la guida ed il riuscire ad individuare località, strade, itinerari, impianti e servizi, ad esempio. Tra i segnali di indicazione più ricorrenti ricordiamo quelli di preavviso, conferma, direzione, strada, località, itinerario e segnalazioni turistiche.

Pannelli integrativi

I pannelli integrativi sono dei particolari segnali stradali che completano la prescrizione presente su altra segnaletica verticale, e che vengono posti subito al di sotto di essa. Tale tipo di pannelli recano dunque importanti informazioni grazie alle quali l’automobilista può comprendere al meglio la prescrizione.

Segnali complementari

I segnali complementari includono la segnaletica il cui compito è quello di indicare in anticipo determinate caratteristiche del tratto stradale. È possibile trovare solitamente questo tipo di segnali in prossimità di punti critici, ostacoli e curve pericolose.

Segnali temporanei e di cantiere

I segnali temporanei e di cantiere non sono permanenti, ma hanno appunto un carattere temporaneo. Solitamente li si trova in prossimità di cantieri stradali e presentano uno sfondo giallo che consente di distinguerli facilmente.

Ricordiamo che la segnaletica verticale permanente per essere ritenuta a norma di legge deve soddisfare determinati requisiti costruttivi e tecnici. Come specificato in proposito su SibeShop, la normativa di riferimento in Italia è la UNI EN 12899-1:2008.

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